Il mio Carrello

 

Curiosità

Usanze e Proverbi

Tra le diverse usanze, quella più importante è quella che riguarda l’abito da sposa che non solo il futuro marito non deve assolutamente vedere prima della cerimonia, ma anche la futura sposa non deve guardarsi allo specchio completamente vestita. Può farlo solo togliendosi qualcosa, anche un piccolo particolare, tipo un guanto o un orecchino.  Tra le altre usanze c’è quella che il letto in cui si passerà la prima notte di nozze non deve mai essere fatto dalla sposa, ma da due ragazze nubili e quella che la camicia da notte deve esserle stata regalata e non acquistata dalla sposa stessa.


Tra i proverbi spiccano invece:


“Di venere e di marte ne si sposa, ne si parte".

Questo perché, secondo la cabala, il venerdì è il giorno i cui furono creati gli spiriti maligni, mentre il martedì è il giorno dedicato a Marte, dio della guerra.


"Sposa bagnata, sposa fortunata"

.
Questo perché la pioggia rappresenta, fin dai tempi più antichi, un augurio di futura abbondanza e fortuna per gli sposi.

Tradizioni e Superstizioni

Tra le principali tradizioni abbiamo quella che “gli sposi non si vedano e non si parlino prima della cerimonia nuziale, che la sposa deve indossare "qualcosa di vecchio, qualcosa di nuovo, qualcosa di prestato, qualcosa di blu e qualcosa di regalato". La tradizione di sollevare tra le braccia la sposa quando entra per la prima volta nella casa coniugale risale, invece, all'antica Roma. Facevano così per evitare che inciampasse, presagio infausto, perché significava la non volontà d’accoglienza delle divinità.

Per secoli, fino a tutto l'Ottocento, gli sposi italiani non potevano scegliere l’ora delle nozze: le nozze religiose si celebravano solo ed esclusivamente la sera, in casa della sposa, seguite da danze e rinfreschi. L'abitudine di celebrare i matrimoni di mattina è difatti francese. Negli anni ‘20 iniziò la moda di sposarsi alle due del pomeriggio. La fascia oraria compresa fra le undici del mattino e mezzogiorno e mezzo è la preferita dai reali di tutto il mondo. Tra le principali superstizioni ,invce, c’è quella di considerare sfortunato il farsi da sola il vestito da sposa, infatti, neanche le sarte professionali fanno quasi mai il loro abito.

Curiosità sulla Lista Nozze

L’abitudine di compilare la lista nozze in alcuni negozi scelti dagli sposi è un’idea americana. Anche in Italia ed in altri paesi europei è abbastanza affermata per la sua praticità e solitamente dettata dal buon gusto che gli sposi stessi hanno nella scelta, evitando di ricevere doppioni o regali sgraditi e aiuta chi dona a scegliere. In alcune regioni d’Italia si usa ancora esporre in casa della sposa, sia i regali ricevuti, che il biglietto da visita del donatore, un’abitudine poco elegante, perché mette a confronto persone con disponibilità economiche diverse.



Volete evitare di ricevere in dono dieci servizi di piatti, dieci di posate e dieci set di lenzuola matrimoniali?

E’ sufficiente organizzarsi per tempo e preparare una lista nozze in uno dei tanti negozi, specializzati e non.



La lista nozze è una prassi relativamente recente in Italia e, in effetti, ancora oggi non sono pochi gli sposi che evitano questo sistema.

Quali i pro e quali i contro?



Pro e Contro Della Lista Nozze

La lista nozze non incontra il favore di alcuni sposi essenzialmente per un motivo, la presunta mancanza di eleganza: sembra poco opportuno, infatti, segnalare un regalo di cui si conosce il prezzo e oltretutto pare quasi imporre una scelta ai propri invitati. Senza contare l’assenza del fattore sorpresa.
Certamente, però, i pro sono ben più numerosi e riguardano tanto voi quanto i vostri invitati. Innanzitutto si ovvia all’inconveniente di cui abbiamo già parlato: la lista nozze permette di evitare probabili doppioni. Inoltre si ha la possibilità di ricevere solo regali graditi (certo, tutti i regali fanno piacere, ma una lavatrice aggiuntiva quando se ne ha già una occupa solo spazio…e 4 vasi di vetro di Murano forse sono davvero troppi….).



D’altra parte gli invitati vi saranno grati per aver fatto loro risparmiare tempo e imbarazzo (cosa vorranno? ce l’avranno già? ho pagato troppo poco?) e per aver speso meno di quanto preventivato (solitamente i prezzi dei prodotti in lista sono più vantaggiosi rispetto agli stessi fuori lista).

Quando sposarsi

PERIODO IDEALE PER CELEBRARE IL MATRIMONIO

I MESI PIU’ GETTONATI
I mesi più richiesti, generalmente, sono quelli primaverili o estivi, come maggio giugno e settembre; anche se negli ultimi anni sono in aumento i matrimoni nel periodo invernale. Ma tutto dovrà essere organizzato con largo anticipo. Va fatta un’attenzione particolare se si decide di sposarsi in Chiesa, bisogna, infatti, tener presente che non è possibile celebrare il rito durante la Quaresima e il giorno di Pasqua (periodo che può essere compreso, generalmente, tra marzo ed aprile).


IL GIORNO DELLA SETTIMANA IDEALE
Il sabato è storicamente il giorno più richiesto per i matrimoni, da’ la possibilità a tutti gli invitati, compreso chi lavora di partecipare ed il ricevimento se è di sera può proseguire fino alle ore più tarde senza alcun problema, perché sposi ed invitati avranno a disposizione la domenica per riposarsi. I giorni più richiesti sono i giorni festivi, quelli feriali, invece, hanno altri vantaggi, come ad esempio la possibilità di prenotare più facilmente il ristorante e la chiesa o il comune.

L'ora delle Nozze

L ‘ora delle nozze


Fino a tutto l ‘Ottocento, gli sposi italiani non hanno potuto scegliere l ‘ora in cui sposarsi: le nozze religiose si celebravano solo ed esclusivamente la sera, in casa della sposa, seguite da danze e banchetti. 
L ‘usanza di celebrare i matrimoni di mattina è dei francesi. Negli anni Venti venne di moda sposarsi alle due del pomeriggio. La fascia oraria compresa fra le undici del mattino e mezzogiorno e mezzo è la preferita dai reali di tutto il mondo. Oggi non ci sono più regole ci si sposa a qualsiasi ora, infatti alcuni matrimoni si celebrano alle dieci e mezzo altri negli orari pomeridiani tra le 16.30 e le 18.00.



Bomboniere


Le prime bomboniere (dal francese bon-bon,piccolo dolce) risalgono alla fine del ‘500 ed erano dei veri capolavori artistici in miniatura: d ‘oro, di pietra dura, di cristallo e di smalto. Anche il loro contenuto, piccoli dolci, appunto, era prezioso, perché lo zucchero costava carissimo: veniva importato dalle “Indie”, appena scoperte. I meno ricchi usavano invece dare agli invitati un sacchetto di carta traforata o di stoffa con dentro i dolcetti, come portafortuna.



Perchè il riso sugli sposi?


Secondo un’antica leggenda cinese, il Genio Buono, nel vedere i contadini soffrire perché colpiti da una grave carestia, si impietosì e sacrificò tutti i suoi denti, disperdendoli in una palude.
Dopo un po’ di tempo l ‘acqua li trasformò in semi da cui germogliarono poco dopo migliaia di piantine di riso: da quel giorno quindi, dove c’è riso c’è abbondanza e il lancio dello stesso sugli sposi è dunque simbolo di amore e di prosperità

Altri articoli...

  1. Il velo e la Dote
  2. Dal Mondo

Iscriviti alla Newsletter

Iscriviti alla nostra newsletter per essere informato
su tutte le offerte e sui nostri eventi

Seguici su Facebook

Log In or Registrati